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Alberi monumentali: nuovi strumenti per conoscerli e difenderli

14/01/2011
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LoSchermo.it

Che il territorio comunale sia ricco di monumenti, tutti lo sanno, quello che invece molti ignorano, è che Lucca ha altri tipi di opere di valore, che non sono fatte di mattoni o marmo ma sono altrettanto preziosi: si tratta di alberi monumentale, che l'amministrazione comunale ha prima studiato e censito e poi, ha dato vita ad un progetto per farli conoscere, amare e difenderli.

Nasce quindi un sito internet che li pone all'attenzione di tutti e permette di elaborare percorsi per andarli ad ammirare. Fra i più preziosi? La Magnolia sotto la quale si riposavano Puccini e Catalini giovani studenti di musica o il Cedro del Libano dell'Orto Botanico che è considerato un vero decano, data d'impianto 1821.

"Sul nostro territorio ce ne sono un centinaio che hanno assistito all'evolvere della storia – sottolinea Giovanni Pierami, assessore con delega allo speciale progetto di conservazione del patrimonio collinare -, alcuni sono ultra secolari e sono un bene prezioso da tramandare ai nostri figli e nipoti. Per prima cosa abbiamo realizzato uno studio e un censimento, poi per farli maggiormente conoscere ai cittadini, un convegno e una mostra fotografica e una pubblicazione. Oggi, il Comune di Lucca ha realizzato uno specifico sito internet che offre la possibilità di vederne le immagini, capire la localizzazione di ognuno di questi monumenti verdi e comprenderne storia e caratteristiche".

Il sito internet ripercorre il lavoro del libro scritto da Massimo Giambastiani e Francesca Occhipinti dal titolo: "Alberi ed arbusti monumentali del Comune di Lucca", ed è consultabile a partire dal sito del Comune di Lucca www. comune.lucca.it cliccando l'apposito link, oppure direttamente all'indirizzo http://alberimonumentali.comune.lucca.it.

L'iniziativa di studio e censimento è stata promosso dal Comune di Lucca e condotta in collaborazione con l'Istituto per la documentazione sul Castagno e la Ricerca Forestale (IRF) e ha portato a interessanti scoperte che accertano come Lucca sia, nei fatti, una città ricca di alberi particolari e ultra centenari.

"Lucca è fra i comuni che conta tantissimi monumenti viventi – aggiunge l'assessore Pierami -: possono assumere una singolare importanza, derivante dalla loro bellezza, dall'esser legati a fatti storici o dal costituire parte di complessi di alto valore paesaggistico come i giardini storici".

A Lucca sono un centinaio gli alberi o insieme di piante, degni di nota, sia per rarità botanica che per longevità. Alcuni di questi sono custoditi all'Orto Botanico, ma molti si trovano sulle Mura o nei parchi delle ville lucchesi, sia comunali, come Villa Bottini, che in quelle private. Fra quelli sulle Mura si citano l'omo alla scesa di piazzale Verdi; il cipresso del baluardo S. Regolo; l'acero del baluardo S. Martino; la Paulonia e la Catalpa, specie piuttosto rare in tutto il territorio lucchese, posizionate sulla scesa di corso Garibaldi; ancora poi il cedro del Libano dentro l'Orto botanico datato 1821; il platano e l'ottocentesco Cedro da incenso dentro il giardino di Villa Bottini.

Altra particolarità la magnolia grandiflora che nel chiostro della sede del primo circolo didattico, in piazza S. Maria Forispotam (piazza S. Maria Bianca), sotto la quale Puccini e Catalani passavano i momenti di pausa quando erano studenti dell'Istituto Musicale che lì aveva sede; oltre ovviamente ai lecci che sorgono in cima alla torre Guinigi, ovviamente, unici al mondo, per posizione.

Ma anche le ville fuori città custodiscono meraviglie degne di nota, tanto che è stato possibile tracciare alcuni percorsi per andarli a visitare, sia dentro le Mura che fra le colline lucchesi.